composto da 10 pagine ricche di PAROLE CHIAVE e SCHEMI
al cui interno viene mostrato, in modo semplice, il passaggio dai dati registrati in contabilità durante l’esercizio, ai valori di bilancio registrati all’interno del conto economico “generale” e dello stato patrimoniale.
contenente 10 DOMANDE a RISPOSTA MULTIPLA per mettere alla prova le conoscenze acquisite con le lezioni teoriche.
Nelle lezioni teoriche (video e PDF scritto) vengono trattati, con metodo didattico semplice, i seguenti argomenti:
consiste nella scelta di imputare (ovvero attribuire) i diversi elementi registrati in contabilità durante un esercizio, o all’esercizio stesso, o ad esercizi successivi;
è l’insieme delle scritture contabili di un’azienda registrate durante un esercizio;
è l’insieme dei documenti dai quali è possibile trarre informazioni relativamente alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’azienda alla fine di un esercizio;
(che nella lezione sulle basi della contabilità e della partita doppia abbiamo definito “generale”, per differenziarlo dai molteplici conti economici registrati in contabilità durante l’esercizio) è il documento che accoglie i saldi degli elementi che vengono imputati all’esercizio in chiusura e che quindi vengono chiusi nell’esercizio e non riportati nei conti dell’esercizio successivo;
sono i conti che al loro interno contengono i cosiddetti “oggetti di reddito”. Gli oggetti di reddito sono i costi e i ricavi;
i conti economici di reddito interamente di competenza dell’esercizio in chiusura si definiscono “annuali”, mentre conti economici di reddito di competenza di più esercizi si definiscono “pluriannuali”. I costi pluriannuali devono essere ammortizzati in più esercizi;
è la tecnica economico-contabile di ripartizione di un costo pluriennale nel corso di più esercizi, utilizzata al fine di stabilire la quota di un costo pluriennale da attribuire all’esercizio in chiusura e la quota di tale costo da rinviare agli esercizi successivi;
sono i conti che al loro interno contengono i cosiddetti “oggetti di capitale”. Gli oggetti di capitale sono gli elementi che compongono il “capitale proprio” (CP), denominato anche “patrimonio netto” (PN): il “capitale sociale”, gli “utili di esercizio, le “riserve”, le “perdite in sospeso”;
il reddito (o risultato) di esercizio (oggetto di capitale) corrisponde alla differenza tra ricavi e costi (oggetti di reddito); l’“utile (o perdita) di esercizio” (oggetto di capitale) corrisponde alla differenza tra ricavi e costi (oggetti di reddito) depurata dalle imposte sul reddito;
è il documento che accoglie:
Nel video e nel PDF con l’esercizio svolto viene trattato, con metodo didattico semplice, il seguente argomento:
Mediante due esempi, viene mostrato come avviene il passaggio dai dati registrati in contabilità durante l’esercizio, ai valori di bilancio registrati all’interno del conto economico “generale” e dello stato patrimoniale.